Sala IV – Il pascolo e il lavoro nei campi
Entriamo nella dedicata al pascolo e al lavoro nei campi. Un tuffo nel mondo antico, dove l’uomo lavorava la terra con gli attrezzi più semplici.
Quando l’uomo imparò a lavorare la terra, iniziò il suo vero progresso. In questa stanza, troverete una collezione di attrezzi che rappresentano il cuore dell’agricoltura di un tempo. Oggi abbiamo macchine potenti, ma quegli strumenti antichi hanno ancora un valore speciale.
Pensate a vanghe, zappe, aratri: qual è il valore secolare di questi attrezzi? Erano le braccia e la forza intelligente dell’uomo a farli funzionare. Rivoltare la terra, rompere la zolla, seminare, aspettare la pioggia e la neve, osservare la crescita di grano ed erba – tutto questo era un rituale fondamentale per la sopravvivenza.
Trovate poi falci, falcetti, rastrelli, tridenti, strumenti necessari per il raccolto. Era una festa quando arrivava il momento di raccogliere i frutti del lavoro. Un buon raccolto garantiva la sopravvivenza per un intero anno.
Il trasporto del raccolto avveniva a spalle o col carro, a seconda del terreno. Un piccolo basto imbottito, chiamato bastma, veniva usato per il trasporto a spalle.
La casa contadina della montagna bergamasca è stata per secoli un esempio di perfetta organizzazione: stalla al piano terra, stanze dell’abitazione al primo piano, e in cima, il deposito del fieno. Ancora oggi, alcune case tipiche mantengono questa struttura. Nei piccoli paesi sparsi sulle montagne, i gruppi di case rappresentano l’antico modo di vivere, legato al ciclo delle stagioni e della vita.
Mucche e buoi erano tenuti nella stalla e legati alla mangiatoia (trais) con eleganti catene, che sembravano quasi collane decorative. Quando erano avviati al pascolo portavano un collare di cuoio o di legno con appesa una campana, ogni animale con campanelle di diverse dimensioni: il suono, diverso per ognuna di queste campane, serviva per rintracciare e riconoscere gli animali quando si allontanavano troppo.
Lo scagnél era uno speciale seggiolino usato per mungere le mucche. E lo sguardo della mucca avvertiva quando il latte era esaurito. Nell’angolo, trovate zappe, rastrelli, e un grande attrezzo per segnare i solchi della semina.
Qui c’è un pezzo di storia che ci parla di un tempo in cui l’uomo e la terra erano (e sono ancora oggi) legati in un ciclo eterno.
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SALA IV
Pascolo e lavoro nei campi
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